Di cosa ha bisogno il TUO pubblico

Sommario

Come puoi leggere nella mia guida gratuita 3 passi per promuoverti online come libero professionista, per poter avere un flusso costante di clienti è necessario far crescere e nutrire la tua lista di contatti cioè:

  1. farti conoscere,
  2. farti ricordare,
  3. farti scegliere.

In questo articolo ci soffermeremo sulla prima fase del viaggio del tuo potenziale cliente che è la fase di conoscenza e, in particolare, vedremo come farlo attraverso Google, il principale motore di ricerca al mondo.

Un po’ di SEO per tutti

Nel minuto che hai impiegato per leggere il primo paragrafo di questo articolo sono state effettuate 2,3 milioni di ricerche su Google nel mondo.

Ecco perché essere lì, nelle prime posizioni della pagine dei risultati di ricerca, è una possibilità di farti conoscere che non puoi lasciarti scappare!
Significa poter mostrare la tua professionialità a migliaia di persone che stanno cercando proprio ciò che tu offri.

Quindi è importante creare i contenuti giusti, quelli che le persone stanno cercando, e farlo nel modo giusto, quello che permette a Google di considerarti una fonte autorevole e mostrarti nei primi risultati: tutto questo (e molto di più) è la SEO – Search Engine Optimization.

La SEO è un campo enorme, che si occupa, tra le altre cose, di come scrivere un contenuto che Google apprezzi e scelga di inserire nelle prime posizioni per una specifica ricerca.

Per avere più possibilità di finire sui risultati di Google, puoi creare un blog, uno spazio come quello in cui sei in questo momento che ti permetta di farti trovare attraverso il posizionamento dei tuoi articoli.

Ma come fai a essere sicura che i tuoi articoli si posizioni bene?

È qui che entra in gioco il primo importante concetto legato alla SEO: le parole (o frasi) chiave, ovvero ciò che l’utente digita nel motore di ricerca per trovare le risposte alle sue domande.

Le parole chiave hanno un intento di ricerca

Devi tenere presente una cosa molto importante, Google lavora per dare il miglior servizio ai suoi utenti (così da poter vendere più spazi pubblicitari), e lo fa attraverso degli algoritmi molto sofisticati che contengono più di 200 fattori che influenzano il posizionamento del tuo articolo (molti dei quali non hanno a che fare con ciò che scrivi ma con altri parametri come la velocità del sito, il numero di link che ricevi dagli altri siti, il numero di condivisioni che hai sui social, ecc.).

A complicare ancora di più le cose, oggi abbiamo a che fare con differenti modalità di ricerca a seconda del dispositivo da cui l’utente sta cercando: computer fisso, telefono cellulare, assistente vocale, ecc.

Se fino ad alcuni anni fa, per fare la mia ricerca dovevo accendere il computer (e aspettare probabilmente diversi minuti), connettermi a internet, aprire il browser, digitare “ricetta torta di mele” e navigare tra i risultati… oggi mi basta prendere in mano il cellulare e dire “ok Google, come si cucina la torta di mele?” oppure dirlo ad Alexa.
(Ah sì, mi sono scordata di dirti che se lo facciamo insieme io e te riceveremo due elenchi di risultati differenti basati sulle nostre abitudini di ricerca, sul luogo in cui ci troviamo in questo momento, ecc.. ma di questo scriverò un’altra volta!)

Ecco perché non si tratta solo di trovare le parole chiave giuste ma di comprendere “l’intento di ricerca” delle persone cioè dobbiamo capire quali sono i loro bisogni e le loro domande, cosa stanno cercando e cosa si aspettano di trovare.

Dov’è l’interesse del mio pubblico?

Do per scontato che tu sappia a chi ti vuoi rivolgere, qual è il tuo cliente ideale e quali sono le sue caratteristiche principali e anche che tu conosca quali sono gli argomenti di cui vuoi parlare, cosa vuoi comunicare e come vuoi farlo.

Se non hai chiarezza su questi aspetti scarica la mia guida gratuita 3 passi per promuoverti come libero professionista dove spiego l’importanza di fare un’analisi dettagliata prima di iniziare a promuoverti.

Quindi, tornando all’interesse del tuo pubblico, per prima cosa, avvicinati il più possibile, cerca di comprendere quali sono le sue preoccupazioni e i suoi desideri.

Crea un file e segna all’interno tutte le parole e le frasi ricorrenti, gli argomenti che vengono trattati più spesso, le lamentele delle persone, i bisogni che esprimono, tutto ciò che ti viene in mente guardando:

  • gruppi Facebook: i gruppi Facebook sono una miniera di informazioni preziose. Attenzione, non quelli dove ci sono i professionisti del tuo settore (che possono essere utili per altri scopi) ma quelli dove c’è il tuo pubblico, le persone vere che potrebbero beneficiare dei tuoi servizi; non usarli per promuoverti ma per osservare e raccogliere informazioni;
  • recensioni Amazon: cerca i libri correlati al tuo settore e leggi cosa scrivono le persone nelle recensioni, spesso apprezzano alcuni contenuti specifici e lamentano la mancanza di altri;
  • i feedback che ricevi dai tuoi attuali o passati clienti: crea un questionario con un paio di domande da mandare sempre ai tuoi clienti alla fine del lavoro, ti servirà per moltissime cose;
  • le statistiche del tuo sito e dei tuoi canali social: controlla quali sono i contenuti più letti e i post più commentati…;
  • Google Trends: il tool gratuito di Google che ti indica le parole chiave e gli argomenti più cercati in questo momento o in un lasso di tempo specifico, per capire se ci sono dei trend che puoi cavalcare o delle stagionalità da seguire;
  • l’autocompletamento della ricerca in Youtube: comincia a scrivere qualche lettera o una parola nel campo di ricerca dei video di Youtube e guarda i suggerimenti che compaiono, sono le ricerche più frequenti degli utenti in questo momento;
  • l’autocompletamento della ricerca in Amazon: idem come in Youtube, sono tutti spunti per nuovi contenuti;
  • i tuoi competitor: di cosa stanno parlando? come lo fanno? Quali dei loro contenuti sono più seguiti e commentati?

Questo è un lavoro che puoi fare ogni tanto per compilare una lista di idee e argomenti da trattare, non è solo un’analisi tecnica, usa l’intuito e la riflessione per comprendere meglio il tuo pubblico.

A questo punto avrai una lista di argomenti legati al tuo lavoro ma hai bisogno di capire meglio per ciascun argomento cosa esattamente cercano le persone e quali parole usano, con un’analisi più approfondita.

Tool e spunti utili che puoi prendere da Google (gratuitamente)

Google stesso ci offre una serie di informazioni attraverso i suoi tool:

Il box dei suggerimenti

Come su Youtube e Amazon, anche su Google iniziando a digitare qualche lettera verrà visualizzato cosa le persone cercano più frequentemente in questo momento

Il box “Le persone hanno chiesto anche”

In molti risultati di ricerca Google visualizza un box con le domande che più spesso le persone digitano su quello specifico argomento

Google keyword planner

Questo tool è stato creato da Google per scegliere le parole chiave migliori quando si crea un annuncio pubblicitario ma risulta molto utile in generale per comprendere meglio l’utilizzo delle parole chiave. Per poterlo usare è necessario accedere a Google ADS e inserire la tua carta di credito ma, se non crei campagne pubblicitarie non ti verrà addebitato nulla.

Puoi trovare ulteriori spunti guardando più approfonditamente gli articoli posizionati nelle prime 3 posizioni su Google. Se sono stati scelti come migliori risultati significa che hai qualcosa da imparare su come sono stati scritti: che titolo hanno, che parole usano, che struttura seguono, ecc.

Tutte queste informazioni, se ben utilizzate, ti aiuteranno a scrivere articoli più in linea con ciò che il tuo pubblico sta effettivamente cercando, a farti trovare nelle prime posizioni di Google per quella specifica ricerca e ad avviare l’utente nel percorso che lo porterà a conoscerti, apprezzarti e sceglierti.

ps: se hai bisogno di aiuto chiedimi una consulenza gratuita!

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